I LEGAMI TRA L’UDC E LA GALASSIA NEOFASCISTA, UN NUOVO EPISODIO

I LEGAMI TRA L’ UDC E LA GALASSIA NEOFASCISTA, UN NUOVO EPISODIO

Traduzione italiana di un articolo pubblicato su renverse.co il 18 ottobre

Esiste un detto secondo cui non ci si bagna due volte nello stesso fiume. Eppure è proprio quello che sta succedendo con l’UDC che, da tre anni, si fa vedere regolarmente insieme allo stesso gruppuscolo razzista e antisemita. Come vedremo, il sostegno entusiastico del partito nazionalista svizzero all’intervento genocida di Israele a Gaza trova una naturale coerenza nei legami con antisemiti dichiarati. L’ultimo episodio in ordine di tempo è l’intervista rilasciata dal consigliere comunale Thibault Schaller (UDC) al sito fascista “La Hallebarde” [1]. Come dimostreremo in seguito, i legami di questo gruppuscolo con l’UDC sono antichi e precoci. Infine, ci interrogheremo sul perché un’associazione filoisraeliana taccia sui numerosi legami tra l’UDC e gli ambienti antisemiti.

RITORNO SUGLI EVENTI DI LOSANNA

Alla fine di agosto, il giovane Marvin, 17 anni, perde la vita a Losanna alla guida di uno scooter mentre viene inseguito dalla polizia. Questo dramma suscita una forte indignazione e nel quartiere popolare di Prélaz si verificano due notti consecutive di rivolte. Tra tutti i video che sono circolati su questi eventi, uno in particolare ha attirato l’attenzione della fasciosfera. In esso si vede il consigliere comunale Thibault Schaller aggredito e inseguito da alcuni giovani losannesi. In un articolo pubblicato il mese scorso, gli ambienti antifascisti romandi hanno fornito alcuni elementi di contesto su questo video [2]. Tra il 2019 e il 2020, Schaller è apparso più volte sui social network con magliette di un gruppo metal neonazista ucraino [3]. È anche avvezzo alle provocazioni. Sia durante la manifestazione anti-Zemmour quattro anni fa a Ginevra, sia durante l’occupazione a favore della Palestina dell’anno scorso all’UNIL, Schaller si intromette in contesti di lotta sociale per poi indignarsi di essere stato cacciato. Vai a capire!

Dopo la sua breve corsa a Prélaz, Schaller ha rilasciato due interviste ai media tradizionali, la prima al sito filoisraeliano Watson (una sorta di versione svizzera di «Causeur» o «Valeurs actuelles») e la seconda al canale televisivo privato ginevrino Léman bleu, finanziato dal settore immobiliare. Non torneremo sulle sue dichiarazioni perché ciò che ha detto è perfettamente in linea con ciò che ci si aspetta da un nazionalista ottuso quando gli viene chiesto il suo parere su una lotta antirazzista.

Un’intervista per un sito antisemita Schaller ha poi fatto una piccola pausa mediatica, ma solo per tornare alla riscossa all’inizio di ottobre con un’intervista per… il sito razzista e antisemita “La Hallebarde”.

Si sono conosciuti sotto il tweet di un integralista cattolico

“La Hallebarde” è un sito web gestito da tre fascisti romandi, lanciato nel 2022 [4]. È stato condannato una prima volta l’anno successivo dalla giustizia vodese per incitamento all’odio dopo un articolo violentemente omofobo pubblicato in seguito al Pride [5]. Il sito è stato poi rimosso dal web per alcuni mesi, ma è ricomparso nel marzo 2024 mantenendo la sua etichetta di “media satirico” autoproclamato. Si può tuttavia notare che la loro linea politica si è radicalizzata. Su X (ex Twitter), si definiscono ora “nazionalisti rivoluzionari”, un’etichetta che rimanda al GUD parigino (Groupe Union Défense). Pieno di riferimenti agli ambienti neonazisti statunitensi, il principale animatore del sito, che scrive con lo pseudonimo “SMH”, continua la sua discesa nelle fogne di Internet e pubblica diversi articoli razzisti, ma anche violentemente antisemiti.

SMH si lamenta della condanna

PORTAVOCE DELL’ODIO VERSO GLI EBREI

Il 22 marzo 2024, “La Hallebarde” spiega che per loro il genocidio perpetrato da Israele contro il popolo palestinese si riduce a un «conflitto [tra] Shlomo [e] Momo». Si riconosce qui il discorso mainstream sui presunti rischi di «importazione del conflitto», ma questa volta in una versione esplicitamente islamofoba e antisemita.

Una discussione esorbitante tra “La Hallebarde” e un membro di “Reconquête” (il partito di Éric Zemmour).

Il 17 aprile 2024, «La Hallebarde» reagisce alla morte di un avvocato ed ex presidente dell’associazione filoisraeliana CICAD, attaccandolo non per le sue posizioni politiche ostili all’autodeterminazione del popolo palestinese, ma per la sua stessa identità ebraica. L’articolo rivendica l’eredità dei negazionisti Gaston-Armand Amaudruz (1920-2018) [6], René-Louis Berclaz (di cui parleremo più avanti) e dell’ex giornalista del Matin Alexandre Bender, che gestisce un blog in onore di Adolf Hitler [7]. Tutto questo vomitevole miscuglio rientra perfettamente nella definizione di antisemitismo della Dichiarazione di Gerusalemme, infatti l’articolo veicola numerosi cliché antisemiti sugli ebrei che controllano il mondo.

Nel 2025, “La Hallebarde” pubblica sempre meno articoli, ma “SMH” pubblica decine di tweet ogni giorno sulla piattaforma di Elon Musk. L’hacking del loro primo account @LaHallebarde li costringe a cambiare account nel marzo 2025 (@LaHallebarde2), dove continuano la loro propaganda di odio.

HALLEBARDE E UDC, LEGAMI PRECOCI

Schaller non è un caso isolato, i legami tra l’UDC e «La Hallebarde» esistono fin dall’inizio. Nel 2022, pochi mesi dopo il lancio del sito, Yohan Ziehli, allora ex presidente dei Giovani UDC Vaud, vicepresidente dell’UDC Vaud e assistente parlamentare del partito all’Assemblea federale, partecipa a una conferenza di «La Hallebarde» insieme a Jean-Eudes Gannat, uno degli organizzatori del «9 maggio», la grande marcia annuale dei neofascisti a Parigi [8]. Ziehli si era difeso sui media affermando che nessuna delle sue dichiarazioni era contraria alla legge. Una difesa che dimostra chiaramente il disagio che lo aveva colto in quel momento. La cosa divertente è che Ziehli stesso aveva difeso Schaller nel caso della maglietta neonazista, prima di compromettersi come relatore in una conferenza organizzata dagli stessi ambienti tre anni dopo [9]. Da giugno scorso, Ziehli non ricopre più alcun ruolo dirigenziale all’interno dell’UDC, ma continua a gravitare intorno alla lobby pro-armi «ProTell» ed Emmylou Ziehli-Maillard, attuale vicepresidente dell’UDC Vaud, che non è altro che sua moglie, mostra la sua vicinanza al gruppo razzista Némésis sui social network, noto per i suoi legami con i neonazisti svizzero-tedeschi di Junge Tat, che presto saranno processati per le loro azioni razziste e transfobiche [10].

A sinistra: storia Instagram di “La Hallebarde”, a destra: Yohan Ziehli, Jean-Eudes Gannat e Matthieu Raffray durante la conferenza del 2022.

Nel 2023, La Hallebarde subisce la sua prima condanna in tribunale. Il loro avvocato non è altro che il consigliere nazionale Jean-Luc Addor (UDC/VS), un fanatico islamofobo condannato dal Tribunale federale lo scorso anno per il suo post su Facebook «Ne vogliamo ancora» dopo l’incendio di una moschea. Si è anche fatto conoscere invitando i membri di Nemesis al parlamento svizzero. “SMH” sembra molto grato nei suoi confronti.

Festa di addio di Yohan Ziehli (quinto da sinistra) al Consiglio nazionale. Sono presenti anche Jean-Luc Addor (primo da sinistra) e quasi tutti i consiglieri nazionali dell’UDC della Svizzera romanda, nonché i due eletti del MCG (Movimento dei Cittadini Ginevrini).

IL LEGAME NEGAZIONISTA

Come spesso accade, i fascisti guardano al loro glorioso passato per compensare l’irrealismo delle loro elucubrazioni. È per questo motivo che «La Hallebarde» pubblica regolarmente sui social network i manifesti del disegnatore fascista Noël Fontanet (1898-1982) [11]. Nella riscoperta di questo passato, non potevano non imbattersi nell’ideologo René-Louis Berclaz [12]. Con sede nel Vallese, questo discepolo di Gaston-Armand Amaudruz ha continuato a pubblicare la newsletter da lui fondata, il “Courrier du continent”. Questo bollettino, non distribuito in edicola e in libreria, è disponibile solo su abbonamento, il che lo protegge da denunce penali. In questa rete clandestina, che meriterebbe un articolo a sé stante, quasi tutti gli articoli riguardano la negazione della Shoah e si trovano articoli di sostegno entusiastico al negazionista Vincent Reynouard o al gruppuscolo vallesano Résistance helvétique. Non sorprende che “La Hallebarde” abbia collaborato con il “Courrier du continent” per un articolo pubblicato nel numero 668 del bollettino lo scorso maggio.

Sottolineato in giallo l’articolo di “La Hallebarde”

Come spesso accade quando si parla di antisemitismo, l’UDC è nei paraggi, pronto a colpire. Nel numero 669 del bollettino, è Yvan Perrin, ex consigliere di Stato di Neuchâtel, ex segretario generale dell’UDC di Ginevra e collaboratore del sito di Uli Windisch «Les Observateurs» (una sorta di versione svizzera del sito «Frdesouche»), a impugnare la penna per contestare l’accordo quadro tra la Svizzera e l’Unione europea.

Sottolineato in giallo: l’articolo di Yvan Perrin

IL COMPUTER RITROVATO DI SHALLER

Torniamo infine al caso Schaller. Qualche giorno dopo la sua collaborazione con “La Hallebarde” si disinibisce e condivide su X (ex Twitter) una foto del suo computer portatile ritrovato dopo un furto. I due adesivi incollati sopra testimoniano ancora una volta la sua vicinanza ai neofascisti.

A destra si riconosce l’adesivo di «Kalvingrad Patriote» (KP), un piccolo gruppo neonazista con sede a Ginevra fondato nel 2015 e sciolto cinque anni fa grazie alla mobilitazione antifascista locale [13]. I suoi ex membri sono stati condannati lo scorso anno per l’attacco allo spazio autogestito Nadir il 31 ottobre 2019 e per il loro probabile coinvolgimento nel lancio di pietre contro la Librairie du Boulevard alcuni mesi dopo [14].
Sotto il suo post, l’account @HelvetDux, ex membro di “KP”, collaboratore occasionale del sito “La Hallebarde” (un articolo revisionista sul massacro del 9 novembre 1932) e partecipante entusiasta alla marcia fascista del 10 maggio scorso a Parigi, si congratula con Schaller per il suo adesivo. Schaller risponde con una faccina “spavalda”, segno che probabilmente si conoscevano già in passato.

Il secondo adesivo rimanda all’universo del National-Socialist Black Metal (NSBM). Infatti, “Pale Riders” non è altro che un progetto parallelo del gruppo “Baise ma Hache” con sede a Monnetier-Mornex nell’Alta Savoia (74), con il neonazista statunitense Paul Wagenner.

Grazie alla sua vasta rete di contatti internazionali, “Baise ma Hache” ha tenuto un concerto in Ucraina nel 2020 insieme ai membri di Azov, come riportato all’epoca da Renversé [15].

Più recentemente, Mediapart ha ampiamente documentato il ruolo svolto da “Baise ma Hache” nella scena NSBM francese, in particolare nei concerti “Call of Terror” organizzati (e talvolta annullati) nella regione di Lione, nell’Isère o nella Mosa [16].

Tra l’intervista a “La Hallebarde” e gli adesivi che Schaller stesso pubblica sui social network, la situazione comincia a farsi pesante e piena di precedenti. Ora sapremo con chi abbiamo a che fare!

CONCLUSIONE PROVVISORIA

Che si tratti di Schaller, Ziehli, Addor o Perrin, l’UDC continua a mantenere una stretta vicinanza con propagandisti fascisti e antisemiti. Non si tratta solo di “piccoli aiutanti”, ma di eletti molto inseriti nell’apparato del partito e nelle istituzioni. Come con RN in Francia, l’UDC manifesta sempre più apertamente il suo odio verso le persone musulmane, ma se si gratta la superficie, l’ostilità verso gli ebrei è sempre presente.

– Assemblée antifasciste Genève & AFA-Loz, 17 octobre 2025
assemblee-antifa-ge@riseup.net ; afa-loz@riseup.net

ADDENDUM: PERCHE LE ASSOCIAZIONI FILO-ISRAELIANE NON FANNO PARTE DELLA SOLUZIONE

Lo scorso 6 ottobre, un altro articolo violentemente antisemita è stato pubblicato da “La Hallebarde” contro il segretario generale dell’associazione CICAD (Coordination Intercommunautaire contre l’Antisémitisme et la Diffamation). Come nel caso dell’articolo del 2024 citato sopra, quest’ultima ha reagito rapidamente, annunciando la sua intenzione di sporgere denuncia e pubblicando estratti dell’articolo di “La Hallebarde” sul proprio account Instagram.

Si può tuttavia notare una cosa: quando l’associazione CICAD denuncia “La Hallebarde”, dimentica di menzionare i suoi legami con l’UDC. Al contrario, coinvolge membri di questo partito sul suo canale Youtube. Perché questa compiacenza? È necessario interrogarsi sugli obiettivi di questa associazione. Infatti, il suo acronimo significa “[lotta] contro l’antisemitismo e la diffamazione”, ma il secondo termine si applica alla “diffamazione di Israele”, “ l’unico Stato ebraico” che i palestinesi vorrebbero “annientare”. Tuttavia, sin dalla sua creazione e ben prima del 7 ottobre 2023, questa associazione ha sempre dato la priorità alla difesa degli interessi israeliani e ha lanciato numerose polemiche su vari argomenti (azioni legali contro il professor William Ossipow, denuncia dei luoghi Apartheid Free Zone a Ginevra, del movimento filopalestinese che ha occupato il campus dell’Uni-Mail nel 2024, dell’agenda-guida della CUAE, ecc.)

È qui che la sua propaganda incontra quella dell’UDC. Da 25 anni l’UDC è il primo partito della Svizzera e il suo nazionalismo sciovinista è accompagnato da un fanatismo filo-israeliano, che si è manifestato tra l’altro con una campagna politica affinché la Svizzera tagliasse i finanziamenti all’UNRWA nella Palestina occupata [17].

Naturalmente, nelle pubblicazioni dell’associazione CICAD non si troverà mai un appoggio esplicito all’UDC, bisogna rimanere apartitici! Ma a volte si possono osservare timidi segnali di questo sostegno, come in questa newsletter di alcuni mesi fa, quando l’associazione CICAD ha riportato un articolo riguardante la denuncia presentata contro il consigliere nazionale sionista evangelico David Zuberbühler (UDC/AR) accanto al suo programma di dibattiti al Salone del Libro di Ginevra. Questa scelta editoriale è curiosa: Zuberbühler sarebbe diventato un eroe della lotta contro l’antisemitismo grazie alla sua crociata contro l’UNRWA?

Estratto della newsletter dell’associazione CICAD, 19 marzo 2025

Eppure, pochi giorni prima, il 7 marzo 2024, il Parlamento svizzero aveva adottato un piano d’azione nazionale contro il razzismo e l’antisemitismo, nonostante l’opposizione dei deputati dell’UDC al Consiglio nazionale, tra cui Zuberbühler. Sebbene tale piano fosse sostenuto dall’associazione CICAD, quest’ultima si è ben guardata dal criticare l’UDC, poiché fa esattamente gli stessi ragionamenti confusi: «Per Andreas Glarner (UDC/AG), la strategia richiesta manca il bersaglio. L’antisemitismo in Svizzera proviene dagli ”immigrati clandestini”che indossano il foulard palestinese, ha detto in sostanza. Bisogna piuttosto respingerli e rafforzare le frontiere, ritiene” (RTS). Non servono commenti!

Veniamo ora a «La Hallebarde». Nella sua newsletter della scorsa settimana, l’associazione CICAD mescola allegramente la denuncia della loro ignobile propaganda con un articolo accusatorio contro la manifestazione determinata del 2 ottobre scorso a Ginevra a favore della Global Sumud Flotilla! In un certo senso, la causa palestinese viene così confusa con i discorsi antisemiti di questi fascisti. Gli stessi metodi diffamatori sono stati utilizzati dall’associazione CICAD contro la manifestazione antisionista del 12 aprile scorso; essa aveva sollecitato le autorità cantonali a vietarla, senza successo. Una risposta era stata pubblicata su Renversé [18].

Estratto della Newsletter dell’associazione CICAD, 10 ottobre 2025

Se ogni vittima di razzismo o antisemitismo merita di essere sostenuta indipendentemente dalla sua appartenenza politica, occorre tuttavia evitare di fare fronte comune con qualsiasi organizzazione. L’associazione CICAD è purtroppo diventata un’anticamera della confusione politica [19], che ha perso di vista il fatto che la lotta contro l’antisemitismo non può essere concepita senza un approccio antifascista globale, che combatta anche per i diritti del popolo palestinese contro le diverse correnti del sionismo politico. Questa confusione tra la difesa del sionismo come ideologia e la lotta contro l’antisemitismo è particolarmente dannosa, è preferibile separare le due cose per contrastare sia i gruppuscoli fascisti, sia i loro portavoce nell’estrema destra istituzionale, rappresentata in Svizzera dall’UDC.

REFERENZE:

[1] Thibault Schaller a un homonyme journaliste à la radio suisse romande, il s’agit bien de deux personnes distinctes.

[2https://renverse.co/analyses/article/racisme-et-meurtres-policiers-une-analyse-antifasciste-de-la-revolte-7691

[3https://renverse.co/infos-locales/Thibault-Schaller-fasciste-et-candidat-Jeunes-UDC-vaudois-2170

[4https://renverse.co/infos-locales/article/facho-achete-toi-un-cerveau-retour-sur-des-evenements-lausannois-recents-3756

[5https://www.24heures.ch/le-site-extremiste-la-hallebarde-puni-pour-ses-contenus-haineux-741925281281

[6https://fr.wikipedia.org/wiki/Gaston-Armand_Amaudruz Aux personnes qui se demanderaient si G.-A. Amaudruz est issu de la famille directe de Céline Amaudruz (UDC/GE), la réponse est non.

[7https://www.tdg.ch/une-votation-a-geneve-reveille-des-nostalgiques-du-nazisme-971477635900

[8https://renverse.co/infos-locales/article/un-udc-a-une-conference-d-extreme-droite-3633
Sur Jean-Eudes Gannat, cette enquête du média Blast : https://www.youtube.com/watch?v=bzaYsOj0ydI

[9https://www.lematin.ch/story/un-candidat-udc-epingle-pour-ses-liens-avec-la-fachosphere-620534611920

[10https://renverse.co/infos-locales/article/les-amis-neonazis-de-nemesis-et-de-l-udc-4160

[11] https://ttps ://hls-dhs-dss.ch/fr/articles/027508/2011-06-23/

[12https://fr.wikipedia.org/wiki/Ren%C3%A9-Louis_Berclaz

[13https://renverse.co/infos-locales/article/kalvingrad-patriote-capitule-2743

[14https://lecourrier.ch/2024/03/12/cagoules-et-saluts-nazis-devant-les-juges/

[15https://renverse.co/analyses/article/aller-et-retour-en-ukraine-2805

[16https://www.mediapart.fr/journal/france/250224/call-terror-le-festival-neonazi-interdit-s-est-tenu-en-isere-une-enquete-ouverte

[17] L’UNRWA est l’agence de l’ONU pour les réfugiéEs palestinienNEs. Elle a été attaquée par les Etats-Unis et leurs alliés car elle constitue un embryon d’Etat pour le peuple palestinien.

[18https://renverse.co/infos-locales/article/communique-l-afa-geneve-repond-aux-accusations-absurdes-et-ridicules-de-la-6696

[19https://www.tdg.ch/lettre-du-jour-cessons-de-subventionner-la-cicad-558040624442


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