VIA I FASCISTI DALLE PIAZZE

AUTORE: ALCUNE/I ANTIFASCISTE/I- 15 MARZO 2025

Sabato 15 marzo 2025 a Bellinzona si è tenuta una manifestazione organizzata dal Partito Comunista (PC) che ha visto tra i firmatari, oltre allo stesso PC, anche la Gioventù Comunista, il Partito Operaio e Popolare, il SISA, l’Associazione Svizzera-Cuba e altri gruppi. Non entriamo nel merito dell’appello della manifestazione, che può essere anche condivisibile, ma ci soffermiamo su altro: alla manifestazione hanno partecipato indisturbati anche alcuni fascisti, che si sono permessi di attacchinare autocollanti anti-antifa e sfoggiare felpe che inneggiano alla re-emigrazione. La re-emigrazione è un concetto strettamente legato alla teoria della sostituzione etnica e abbracciata negli ultimi anni dalla galassia identitaria, che perora la deportazione di persone non europee al fine di ripristinare una presunta “purezza bianca”.

I fascisti in questione appartengono al movimento MassVoll, un gruppuscolo fascio-complottista nato durante la pandemia e incorporatosi nel frattempo nella galassia fascista europea. Non dimentichiamo ad esempio, la manifestazione che questo movimento ha organizzato con Junge Tat, dei suoi buoni rapporti con Résistence Hélvetique, della vicinanza con i nazisti austriaci come Martin Sellner. O ancora, delle prese di posizione contro l’aborto o contro la comunità LGBTQIA+ considerata “corrosiva per la coesione nazionale”.

MassVoll inizialmente firma l’appello del PC, che solo in seguito ad una serie di critiche e richieste di spiegazioni rimuove la sottoscrizione dalla lista, con il segretario del PC Max Ay che rassicura su Facebook: “Massvoll quindi è stata tolta dall’elenco e mi sono sincerato che non partecipino”. Nella realtà dei fatti però, Rimoldi e camerati partecipano alla manifestazione e pubblicano sui social networks foto e messaggi inneggianti alla re-emigrazione.
Era da tempo che i fascisti non scendevano in strada in Ticino, ed è tanto intollerabile quanto assurdo che abbiano trovato spazio in un corteo per la pace organizzato da un partito che si definisce comunista. Ma ciò non ci stupisce più di tanto, perché lo pensiamo e lo diciamo da anni: il PC ha assunto posizioni incompatibili con l’antifascismo e l’antirazzismo. La manifestazione di sabato è solo l’ultima, preoccupante, dimostrazione di quella che dovrebbe ormai essere un’evidenza.

Ciò che ci stupisce e ci fa incazzare, invece, è l’atteggiamento degli altri gruppi ed individui presenti alla manifestazione.
Perché nessuno si è preso/a la briga di mandare via i fascisti? E come mai il servizio d’ordine della manifestazione li ha addirittura protetti, segnalando agli sbirri la presenza delle compagni/e antifascisti/e che volevano cacciarli, additandoli come provocatori? Ognuno/a tragga le proprie conclusioni e applichi le proprie pratiche di lotta, ma per quanto ci riguarda ci organizzeremo affinché gruppi fascisti come MassVoll non trovino spazio nei cortei e vengano allontanati con ogni mezzo necessario nel caso in cui dovessero ripresentarsi.

In un momento storico in cui la terza guerra mondiale è realtà, dove si normalizzano progressivamente gesti, termini e ideologie neonaziste è fondamentale non lasciarsi anestetizzare, o finiremo come la rana bollita. Purtroppo, ci sembra che in tanti, troppe, non si siano resi/e conto della gravità di ciò che è successo sabato, ma la nostra scelta ed i nostri approcci devono essere chiari:
per i fascisti nessuno spazio, né nelle strade, né nei bar, né negli scranni dei parlamenti, né nelle curve, insomma, in nessun ambito. Ora più che mai, l’antifascismo e l’antirazzismo devono rimanere pilastri del nostro agire politico e della nostra quotidianità.

Per un antifascismo militante! Nessun fascista o amico dei fascisti nelle nostre strade!

Alcuni/e antifascisti/e


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